Nel secolo XV sorgeva, appena fuori dall'abitato di Pianella, un'edicola con l'effigie della Madonna delle Grazie, detta anche della Misericordia. A motivo della crescente devozione popolare venne costruita una chiesa che incorporò tale edicola. Per il decoro del culto essa venne affidata ai Clareni, una congregazione dell'ordine dei Frati Minori che la tennero fino al 1568 per poi passare ai Carmelitani, che tuttora la curano. La chiesa nella sua forma attuale si presenta con la ristrutturazione compiuta nei secoli XVII e XVIII. La facciata esterna presenta una prevalenza delle linee verticali sulle orizzontali, ciò da slancio a tutta la fabbrica, ben equilibrando vuoti e pieni. Il Portale a timpano presenta una sobria decorazione con fasce e listelli. Due campanili simmetrici decorano la facciata esterna e incentrano il lanternino della cupola rotonda. All'interno la chiesa si presenta ad una sola navata, lunga 34 metri e larga 12 metri, con 6 cappelle appena rientranti. Opera del barocco napoletano è l'ornamentazione a stucchi della volta e della cupola. Annesso alla Chiesa vi è il "Convento del Carmine" che ebbe il periodo di massimo splendore tra il finire del 600 fino a metà del 700 in cui ospitò lo studio filosofico per i giovani religiosi della provincia. Dopo la soppressione murattiana il Convento passò in mano allo Stato per poi essere venduto al marchese Camillo Sabucchi che lo adattò a " Manifattura del Tabacco". Attualmente è adibito ad abitazione privata. Fonti: - Pianella Sacra di Vittorio Morelli - Archivio Storico comunale