Il Palazzo Comunale è ubicato nella Piazza principale di Pianella, attualmente denominata "Piazza Garibaldi" e anticamente chiamata "Piazza grande". La sua meravigliosa facciata troneggia su detta Piazza, con tutta la sua maestosità e la sua imponenza. Nella parte superiore del Palazzo hanno sede alcuni Uffici Comunali, mentre nei locali inferiori, che danno proprio sulla Piazza, ha sede il Comando dei Vigili Urbani, alcuni negozi e la Società Operaia di Mutuo Soccorso, una delle più antiche d'Abruzzo (1865/1867). Sulla facciata del Palazzo comunale c'è il Monumento ai Caduti. La parte superiore del 1922, mostra al centro una "Vittoria alata" opera in bronzo a bassorilievo di Nicola D'Antino, scultore di Caramanico, amico di G. D'Annunzio e di F. P. Michetti, con una suggestiva scritta del poeta soldato Luigi Siciliani. La parte inferiore, posta nel 1999, raffigura un "Soldato morente", opera in resina patinata dello scultore Ireneo Ianni di Atri. Tutti gli uffici comunali sono collocati all'interno dello stesso edificio, all'infuori della Biblioteca comunale che ha sede nel Palazzo della Cultura, recentemente restaurato, e della delegazione degli Uffici Demografici, per i servizi alle frazioni, che ha sede nella frazione di Cerratina. Anticamente il Palazzo era un Convento di frati Domenicani, infatti di fianco ad esso sorge la bella chiesa di San Domenico, costruita in seguito ad una donazione dell'Università di Pianella ai religiosi Domenicani, di un luogo detto "il Castello", il 18 febbraio 1490. Dato che la Chiesa fu edificata dai Domenicani in pochi anni dalla donazione, si può presumere che lo stesso Convento, dove oggi ha sede il Municipio, abbia, come data di fondazione, la fine del 1400 o inizi del 1500. Tra la Chiesa e il Palazzo Comunale si innalza la Torre dell'orologio con cimasa a vela, stile tardo 500. Un meraviglioso stemma della città di Pianella posto alla base, rende questa torre campanaria, elegantissima. Partendo da Piazza Garibaldi, attraversando un arco posto sotto la Torre dell'orologio e percorrendo un corridoio coperto, si arriva al cortile interno del Municipio, oggi denominato "Largo Teatro" con al centro la statua di "Venere", proveniente dalla rinascimentale Villa della Tolfa. Da qui si accede a diversi Uffici Comunali dove anticamente avevano sede le Carceri mandamentali e un poliambulatorio. Costeggia il cortile interno il bel Teatro Comunale. Numerosa ed annosa risulta essere la documentazione relativa alla questione del possesso dei locali ex domenicani. In seguito alle leggi eversive, con decreti del 29 dicembre 1814 e 6 novembre 1816, furono ceduti al Comune parte dei locali dell'ex Convento dei Domenicani. Da quel momento inizia una serie di corrispondenza e di atti tra il Comune e la Cassa Ecclesiastica, relativa alla rivendicazione del possesso di detti locali. Si propongono permute, si stipulano contratti, si stringono dei patti. Dopo copiosa corrispondenza, nel 1943, si stabilì che un rappresentante dell'amministrazione diocesana si sarebbe recato sul posto per decidere di comune accordo con il Comune i vani da retrocedere, ma, evidentemente, anche in quella occasione, non si giunse a nessuna soluzione, in quanto, fino al 1950, non si hanno più notizie al riguardo, né da parte della Diocesi, né da parte della Prefettura. Con deliberazione del 30 novembre 1866, il Consiglio Comunale assegnava ad uso di Caserma dei Reali Carabinieri, 12 camere dell'ex convento, come risulta dalla pianta annessa alla stessa deliberazione. La Caserma dei Reali Carabinieri rimase nei locali assegnati fino al 1929, quando il Comune prese in affitto uno stabile sito in Viale Regina Margherita da adibire a Caserma dell'Arma. Da una relazione dell'ing. Lino De Cecco del 27 maggio 1902, si rileva che il fabbricato di San Domenico, oggi sede municipale, era adibito a Caserma dei Reali Carabinieri, carcere mandamentale, scuole ed abitazione del custode delle carceri, botteghe e sovrapposte camere nel versante della Piazza. Molti sono stati i lavori di restauro che si sono susseguiti negli anni e di cui il Comune si è sempre fatto carico, sia per la manutenzione delle aule scolastiche, sia per gli altri locali adibiti ai vari servizi. Nel 1966, con ordinanza prefettizia, nei locali dell'ex scuola elementare, già Convento di San Domenico, vengono sistemati gli uffici comunali e quelli giudiziari. Fonti: - Archivio storico comunale